11/12/2009 | rospe
precede
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Ai margini di centinaia di libri, riviste, opuscoli,
biglietti del metrò, mura, palmi delle mani ecc. si
sono accumulati strani segnacci che in un dato momento dovevano
indicare qualcosa del tipo «attenzione!». Segnacci
che mi avrebbero dovuto, in seguito, riportare/riannodare
ad un pensiero velocemente dischiusosi in un momento inappropriato.
Speranze vane.
Avviati i collaudi [rospeinfrantumi]
della mia vita/attività/lavoro tempo fa, e successivamente
preso due stanze senza mobilio [terzo
ospite] per allogiarvi i miei progetti precari, da un
po' pensavo di dedicarmi alla dispersione: [trerazzirossi]
prende spunto dal titolo di una raccolta di sintesi futuriste
di Ruggero Vasari (1921), che è mia ossessione da primi
anni Novanta. Che c'entra con questo repertorio? L'idea è
quella di cacciare tutti questi segnacci (e relativi supporti:
poesie, prosa, teatro, parole, immagini) dentro un obice e
«spararli» direttemante sulla luna... a far compagnia
al senno di Orlando.
Scoprirò strada facendo se ad ogni lancio proverò
sollievo o meno. Forse caricando uno di questi razzi mi tornerà
in mente perché quel frammento tenuto da parte avesse
avuto per me una qualche importanza.
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